Sabong, combattimento di galli nelle Filippine

FILIPPINE. Sabong, combattimento di galli

Sabong, combattimento di galli. Malgrado siano stati proibiti per legge, vi sono diverse aree del mondo in cui i combattimenti tra galli sono tuttora praticati e molto seguiti, specialmente nelle zone rurali. Le Filippine sono uno di questi. Profondamente radicati nella cultura di questo paese vengono considerati, da molti, un’attività di culto mistico-religioso e da altri uno sport nazionale, ma la verità è che sono, soprattutto,  una fonte di guadagno per l’alto giro di scommesse.

Scommettere sui galli qui è legale ma solo se si tratta di combattimenti ufficiali. Far lottare due galli al di fuori di una arena, il gallodromo, è severamente vietato e soggetto a pesantissime sanzioni.

Il combattimento avviene mettendo di fronte due galli, accoppiati per categoria di peso. Prima della lotta gli animali sono tenuti fermi a distanza ravvicinata e aizzati a beccare l’avversario per stimolarli al conflitto, che poi sfocerà nel combattimento quando verranno lasciati liberi. Questo si può considerare ultimato quando uno dei due animali muore o rimane tramortito a terra, a causa delle ferite riportate, del dissanguamento o dello sfinimento fisico ed emotivo, cosa che accade nel giro di poco tempo. Un combattimento, infatti, dura dai pochi secondi ad un massimo di un minuto. La violenza dello scontro è accentuata legando alle zampe dell’animale uno sperone metallico appuntito.

Le scommesse sono rigorosamente vocali. Un allibratore registra mnemonicamente tutti i gesti degli scommettitori che corrispondono al gallo e alla cifra scommessa.

 

Sull’argomento leggi anche Filippine. Coltivazione del riso   e  FILIPPINE. Isola di Palawan, ultima frontiera di nomadi digitali ed espatriati.

Viste le grandi opportunità di guadagno sono nate delle piattaforme on line che trasmettono questo tipo di incontri. ‘Uno dei massimi esponenti di questo nuovo settore è un imprenditore, ed ex detenuto, collegato alla malavita filippina ed internazionale, Charlie “Atong” Ang, che è al comando della piattaforma che trasmette combattimenti 24 ore su 24, per circa 350 giorni l’anno. Data la gravità del fenomeno, l’ex portavoce della Camera dei rappresentanti filippina, Alan Peter Cayetano, ha fatto riferimento a questo business come “una nuova pandemia” e ha esortato il governo ad intervenire per tutelare sia gli animali sia le persone dalle scommesse incontrollate e dalle relative gravi perdite che ne possono conseguire. Successivamente a tale richiesta, un gruppo di senatori ha chiesto la sospensione della licenza per diversi operatori del settore’.

 

‘Le elezioni presidenziali tenutesi questo maggio, se impegnate a intervenire su questo grave fenomeno, potrebbero offrire delle soluzioni ma, nel mentre, i combattimenti continuano a svolgersi e un numero incalcolabile di animali continua a soffrire e morire’ (leggi l’articolo di Laura Arena, su Kodàmi)

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