La Semana Santa che precede Pasqua in tutta l’Andalusia è un momento di feste e celebrazioni che coinvolge intere città e piccoli villaggi.
E’ la settimana nella quale il cristianesimo celebra gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni di Gesù, che comprende in particolare la sua passione, morte in croce e resurrezione il terzo giorno successivo.
A Siviglia la manifestazione si esprime con le sfilate dei nazareni.
Circa 60 confraternite per un totale di circa 50.000 persone portano in processione ceri, croci e turiboli fumanti d’incenso come atto di penitenza, vestendo il saio corredato dal capirote, il caratteristico copricapo a punta;
altri penitenti sono i costaleros, che portano sulle spalle le andas su cui poggiano le enormi statue sacre seicentesche della Vergine o di Cristo.
Ogni processione si compone di tre passaggi, o pasos: il primo dedicato alla Passione di Gesù, poi quello dedicato alla Vergine Maria e infine quello dedicato alla morte di Cristo. Non sono mute ma sono accompagnate dal suono delle bande composte da fiati e percussioni, seguite da un incessante rullo di tamburo. Spesso le bande vengono interrotte da un canto improvviso.
Sono le saetas, canti struggenti che prendono origine dal flamenco e che raccontano la passione di Cristo e i dolori della Vergine. Vengono interpretate senza accompagnamento dai balconi, ed impongono un immediato silenzio e il blocco della processione per permettere agli astanti tutti di compenetrarsi nella struggente preghiera: è il momento più forte della cerimonia e rappresentano un patrimonio importante nella cultura Andalusa.
visiona l’intero progetto fotografico nella sezione portfolio del sito SETTIMANA SANTA a Siviglia