‘University of Economics and Business’ ma chiamatela semplicemente WU

La Vienna imperiale vale sempre un viaggio. Il ring, il centro storico che ha visto questa città come il fulcro di un glorioso impero, regala una passeggiata gradevole. Ogni angolo della città è costellato da edifici preziosi che rievocano i vecchi fasti.

Nel suo passato non sono mancate le grandi star dell’architettura che si sono cimentate in audaci costruzioni. Passeggiando per le sue vie si incontrano nomi come Otto Wagner, Joseph Hoffmann o l’eccentrico ecologista Hundertwasser, segno che la città vuole continuare la sua ricerca stilistica verso la modernità. Il nuovo campus universitario ne è l’esempio.

Adiacente al grande Prater, che noi tutti conosciamo per il parco giochi che ospita la ruota panoramica, è sorto un campus universitario che è un esempio molto interessante di architettura contemporanea. Vienna University of Economics and Business, questo il suo nome completo, ma viene comunemente chiamato WU. Il WU è una vera e propria cittadella, 35mila mq edificati su 80mila ospitano circa 25mila studenti; lo spazio non edificato è destinato a giardini, prato e ad un’area ginnica per la cura del corpo.'University of Economics and Business' ma chiamatela semplicemente WU - 20160509 185621

La progettazione dei palazzi, sei grandi costruzioni, è stata affidata ai più grandi architetti di fama mondiale, ed è stato realizzato in un tempo, che per noi è da ritenersi un record, di quattro anni, seguendo i principi della ‘green building’ e della ecosostenibilità.20160509_184907

Tutti gli edifici sono raggruppati attorno al complesso progettato dall’iracheno-britannica Zaha Hadid, l’imponente Library & Learning Center. Da qui si sviluppa un linguaggio formale che per gli esperti di architettura risulta quasi mistico, lo è anche per me che sono una semplice appassionata d’arte, figuriamoci per chi a quelle linee e a quelle forme dà significati che vanno oltre la semplice geometria.IMG_2821

Quanti pensieri mi accompagnano passeggiando in questo enorme spazio: all’inizio sono sopraffatta da tanta bellezza, poi penso alla capacità dei progettisti di unire line geometrie estetica all’ambiente, creando un connubio fra arte, cultura e rispetto della natura, permettendo agli studenti di studiare, socializzare, e vivere in sintonia con il mondo, e poi mi sono chiesta: ma quando costa studiare in questo posto?… nulla! Gli austriaci sono veramente strani, pensano che in un periodo di crisi come questo sarebbe ingiusto che a studiare siano solo le persone benestanti e quindi hanno deciso di non far pagare le tasse per i primi cinque anni… e, cosa ancora più strana, questa veramente incomprensibile: questi luoghi sono ben tenuti e rispettati, come se gli studenti volessero ringraziare con un atteggiamento civile e riguardoso chi ha voluto e generato tutto questo per loro… io il mondo non lo capisco davvero e prima che vada a rotoli voglio fare la mia parte… sostenerlo…

E anche io faccio la mia parte...
E anche io faccio la mia parte…

Gli studi che hanno partecipato alla realizzazione del WU

Zaha Hadid Architecture di Amburgo ha realizzato il Library & Learning Center.

CRAB Studio di Londra è autore del progetto per il Dipartimento D3 e per l’edificio amministrativo.

L’Atelier Hitoshi Abe di Sendai ha progettato il Dipartimento D2 e lo Student Center.

Estudio Carme Pinós S.L. di Barcellona ha realizzato l’edificio del Dipartimento D4.

NO.MAD Arquitectos di Madrid ha disegnato l’Executive Academy.

BUSarchitektur ZT Gmbh di Vienna è responsabile del progetto per l’edificio del Dipartimento D1 e lo Student Center.

Nella cittadella inoltre vi sono: una mensa (dal menù bio e aperta a tutti),  due librerie, cinque caffè, una birreria, un ristorante, una panetteria, un alimentari, un centro sportivo, una scuola materna, un parcheggio (per 400 posti auto e 850 posti bici) e due postazioni per il prelievo bancomat.

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