Festa dei Gigli di Brusciano
con testi di Katia Ballacchino e Francesco Cito
… le questioni relative alla dimensione visiva e alla conoscenza prodotta attraverso le immagini sono al centro di ampi dibattiti antropologici da molto prima che la cultura digitale, irrompesse condizionando il modo di guardare la realtà e di pensare il mondo con la ipertrofica centralità affidata alle immagini. Gli approcci analitici e le modalità del guardare sono da tempo una sfida per l’etnografia visiva, una metodologia di ricerca che tiene insieme la molteplicità di sguardi, il ruolo e il posizionamento di chi produce le immagini e l’uso politico che si fa di esse.
In questa cornice di interesse etnografico potremmo collocare la produzione delle intense fotografie della regista documentarista Corrada Onorifico relativa alla festa dei Gigli di Brusciano, che questo volume ospita. Pur non essendo un’antropologa, il suo splendido lavoro sulla festa bruscianese rappresenta un ricco contributo di ricerca che dialoga idealmente con un’antropologia visuale intesa come attività di documentazione delle forme culturali a partire da uno sguardo condiviso, partecipato con i protagonisti del cerimoniale oggetto della ricerca. La scelta del fotoreportage documentaristico risulta efficace per restituire un oggetto così complesso quale è la festa dei Gigli… Katia Ballacchino

Quello di Corrada appare, dunque, un modo di guardare alla festa acuto, competente, che non invade il contesto pur avvicinandosi scatto dopo scatto alla comunità che lo vive, provando a tenere insieme tanto la dimensione estetica della professionista, quanto rispettando il patto di fiducia e intesa con la fotografa, necessario per la condivisione delle emozioni provate dai protagonisti nel tempo quotidiano dedicato alla loro festa. Katia Ballacchino



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