Filippine, isola di Palawan

FILIPPINE. Isola di Palawan, ultima frontiera di nomadi digitali ed espatriati.

Palawan, una delle oltre settemila isole delle Filippine definita da molti fra le più belle isole al mondo, è oggi l’ultima frontiera dei nomadi digitali e di una comunità di espatriati, professionisti e pensionati stranieri, che negli ultimi anni si sono trasferiti su questo e altri territori delle Filippine attratti dalla qualità della vita a basso costo e dai vantaggi fiscali.

Che sia una perla turistica è indubbio, è il gioiello verde delle Filippine, un vero e proprio regno della biodiversità, con oltre la metà della superficie ricoperta da foresta vergine, un paradiso tropicale. Ma come vivono realmente i locali e quali sono le difficoltà che devono superare quotidianamente.

Sebbene il turismo abbia dato lavoro a molti filippini garantendo un buon tenore di vita, allontanandoci dai grandi centri turistici, per tre quarti l’isola è abitata da povera gente. Il problema più grande lo trovano i ragazzi a scuola. Ci sono più di 80 etnie che parlano lingue diverse, nei primi quattro anni di scuola studiano la lingua nazionale, il Tagalog, ma quando arrivano alle medie devono imparare l’inglese e questo crea spesso difficoltà insormontabili che spingono i ragazzi a mollare gli studi.

Per le famiglie i problemi vengono dalle condizioni climatiche, i tifoni. Ogni anno se ne contano una ventina e non sono un alito di vento ma distruggono interamente i villaggi, le cui case sono costruite con canne di bambù, e lasciano i pescatori senza barca che è l’unico mezzo di sostentamento della famiglia. E poi c’è il problema del riso, che sta vivendo uno dei periodi più neri della storia dell’intero paese, vedi il reportage sulla coltivazione del riso

Questo breve reportage prova a raccontare la quotidianità di alcuni villaggi di Palawan.

 

Sull’argomento leggi anche Filippine. Sabong combattimento di galli   e  FILIPPINE. Coltivazione del riso

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