Normandia

Normandia, terra molto affascinante, ricca di sfumature, dove i villaggi, da Rouen in poi, con le tipiche case a graticcio si mescolano ai piccoli borghi dalle tradizioni e ai paesaggi marinari, di cui Honfleur è l’esempio più palpabile. Attraversandola non è difficile trovare i colori e le tracce che hanno ispirato i pittori impressionisti. Il mio viaggio inizia a Rouen, seguendo poi Honfleur e Bayeux, fino ad arrivare al suggestivo Mont St-Michel, e nel percorso di ritorno non poteva mancare la cattedrale di Chartres.

La Normandia è una terra molto romantica, e quindi vale la pena di visitarla da soli…sento già che qualcuno di voi sta urlando ’orrore!’ Ma chi l’ha detto che romanticismo significa sempre e per forza amore, coppia, fidanzati, insomma cuore o affari di cuore. Io ho voglia di romanticismo e voglio dedicarmi questo viaggio!Normandia-RouenE’ una terra incantevole, per chi come me ha amato le innumerevoli sfumature dettate dalle pennellate degli impressionisti, percorrere le stradine di Rouen, perla indiscussa di tutta la regione, è una delizia. Le tipiche case a graticcio rievocano i dipinti di Delacroix o di Monet e come quest’ultimo ho provato anche io a sedermi davanti alla cattedrale per catturare i differenti momenti di luce, ma ahimè la facciata era coperta da un’impalcatura e quindi ho dovuto affogare il mio dispiacere su qualcosa di altrettanto ‘impressionistico’, la tavolozza di colori dei macarons…Se pensate che questo sia poco romantico vi sbagliate, io sono perdutamente innamorata di questi dolcetti e le strade della Normandia ne sono ricche…non ditelo in giro ne ho mangiati alcuni giganti, roba da capogiro.Rouen

Il centro storico di Rouen non è molto grande, regala una passeggiata molto rilassante. Le sue stradine sono molto animate ed i localini dove assaggiare qualche tipicità non mancano: basta oltrepassare il Gros Horloge, uno degli edifici più fotografati di Rouen, una costruzione rinascimentale molto bella sulla quale è incastonato un orologio che mostra le fasi della luna.RouenSuperato l’orologio la città prende vita, rivela un’anima vivace ma non frenetica, che si lascia assaporare con delicatezza…è sempre quell’essenza romantica in agguato, per intenderci.Normandia-Rouen

Questa regione ha ancora molte sorprese da regalarmi ed io non voglio rinunciare a nulla, proseguo il viaggio. Il mio obiettivo è raggiungere Mont St-Michel, ma lungo il tragitto ci sono luoghi che meritano una visita anche solo per respirarne il profumo, uno di questi è Honfleur e già il suo nome dice molto. È un piccolo gioiello incastonato nella foce della Senna, passeggiare fra i suoi vicoli fatti di case colorate a graticcio dà l’idea di essere i protagonisti di una cartolina vintage.Honfleur

Il suo piccolo porto, il vieux bassin, è una gioia per gli occhi. Ho passato qui l’intero pomeriggio, seduta su di una panchina nell’attesa del tramonto. Amo viaggiare così, lasciando che il tempo mi scorra davanti, e in quelle ore ho respirato tutta l’atmosfera di questo posto. I velieri ancorati rimandano al suo passato marinaro e non vi è dubbio che gli abitanti ne abbiano fatto un luogo altamente turistico, ma credo che siano stati talmente bravi da preservare una memoria che solo il turista senza tempo può percepire.

Questi paesaggi visitati nelle giornate di sole sembrano veramente dei dipinti e non è difficile capire perché gli impressionisti ne siano stati così affascinati. Il mio viaggio purtroppo è ahimè spennellato da una pioggia incessante, ma io non demordo e vado avanti. Prima di proseguire per Mont St-Michel voglio fare un’altra tappa meditativa. Questa è la zona del circuito D Day, ovvero la costa che ha assistito allo sbarco in Normandia. Non ho tempo per fare il circuito ma voglio fermarmi nella cittadina di Bayeux. Devo confessare di non aver visto la Tapisserie de Bayeux, il dipinto per cui è famosa la città, ho preferito passeggiare per la città vecchia fra le sue case di pietra e il piccolo ponte con vista sul mulino, in rue Saint Martin, per poi fermarmi al cimitero di guerra britannico che ospita 4700 soldati e dove si ricordano altri 1800 dispersi…ecco penso che qui passerò qualche oretta sotto la pioggia.Bayeux

Sto per raggiungere l’obiettivo del mio viaggio. Eccolo lì l’isolotto di St-Michel che svetta stagliandosi dalla bianca sabbia provocata dalla marea. E’ un posto magico, e la sua magica suggestione non è data tanto dalla leggenda che vuole la nascita del complesso monastico e della città medievale sul punto in cui l’arcangelo Gabriele apparve al vescovo fondatore, quanto dalla posizione e dal gioco delle maree. Periodicamente le maree possono avvolgere il promontorio fino a inondarlo per 15 metri di altezza o ritirarsi lasciando un paesaggio lunare. Che paesaggio mi aspetta oggi? Sarà una sorpresa anche per me.

Mont St-Michel
Mont St-Michel

Dopo l’emozione iniziale del suo skyline ora posso dedicarmi una passeggiata all’interno del complesso che non prevede solo l’abbazia, raggiungibile percorrendo appena 350 gradini, ma c’è un’intera città medievale che circonda il monastero,  una mini città ovviamente e non certo una metropoli . E non mancano negozi di souvenir, localini e anche qualche costosissimo albergo.

Consigli per raggiungere Mont St-Michel. Io ho pernottato in un paesino distante circa 10 km, la mattina presto ho raggiunto il grande parcheggio auto che sta all’estremità della baia e da qui ho preso un pulmino che mi ha condotta all’ingresso del complesso. Per i più romantici c’è anche una pseudocarrozza trainata da cavalli. Evitate di mangiare negli innumerevoli ristoranti e locali dell’isola, sono delle vere e proprie trappole per turisti e sono anche molto cari. Sono stata brava durante il tragitto: mi sono premunita di un buon panino, ma devo confessare che non ho saputo resistere ad una crêpe che mi è costata un occhio.

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