Portovenere, le 5 Terre e Portofino, le perle della Liguria, compongono il frastagliato tratto della costa ligure di levante e sono considerate fra le più suggestive attrattive della costa italiana.
Portovenere. Ho voluto iniziare il mio viaggio verso le cinque terre da Portovenere, perché credo che sia la porta della costa ligure di Levante. Parlare della particolare bellezza di questo luogo mi sembra quasi stupido, lo scatto che vi mostro parla da solo, Le case a schiera, strette, sviluppate in altezza, colorate che fanno da cornice dal mare, lo splendido lungomare, la chiesa a picco sul mare, è un panorama incantevole da lasciare senza fiato. L’unica nota stonata e questo varrà anche per le prossime tappe è il periodo, venire qui in alta stagione è un vero suicidio…il mio non è un consiglio ma un diktat dettato dal luogo: qui bisogna arrivare via mare…o comunque non in macchina
![Portovenere](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/IMG_2572-1024x768.jpg)
Le cinque terre. Cinque borghi incastonati nella roccia come gemme su un diadema. L’uomo nei secoli è riuscito a domare i declivi scoscesi fino a renderli coltivabili utilizzando una particolare tecnica agricola volta a sfruttare anche i terreni più in pendenza. Basta percorrere i sentieri di trekking per vedere come le coltivazioni dell’uva seguono i generosi fianchi di questa terra.
![cinque terre](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160422_130257-1024x544.jpg)
![cinque terre](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160422_131313-1024x576.jpg)
Visitare le cinque terre è molto facile e molto variegato, ma per lo stesso motivo potrebbe risultare faticoso. Dico facile perché si possono raggiungere via mare attraverso una serie di battelli che, con un biglietto unico, permettono di salire e scendere ripetutamente fino alla visita di tutti i borghi; le si può visitare via terra, attraverso un trenino che passa ogni mezz’ora e che in pochi minuti raggiunge il paesino limitrofo; ed infine per gli amanti del trekking c’è il ‘parco nazionale delle cinque terre’ che prevede, per ogni borgo, un percorso da uno a tre chilometri, per un totale di 12 chilometri. Perché dico che è tanto facile quanto difficile: dico questo perché sono talmente affollate che si rischia di fare ore di fila per prendere un trenino. Io le ho visitate una domenica di aprile, il mare era agitato e quindi i battelli ad un certo punto della giornata si sono fermati e la gente è stata costretta a prendere l’unico mezzo a disposizione per i visitatori ovvero il treno… sono rimasta in stazione per ben due ore, una in fila per raggiungere il binario ed una in attesa dei continui ritardi del treno… insomma sono tanto belle quanto problematiche da visitare. Ho voluto raccontarvi la mia esperienza per evitarvi il mio errore.
![Riomaggiore](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160422_110905-1024x576.jpg)
Della loro bellezza che dire, le immagini parlano da sole, sono incantevoli. Il mio primo giorno di visita sono arrivata in macchina a Riomaggiore, la prima in ordine per chi arriva da La Spezia. Ho lasciato l’auto in uno dei parcheggi che stanno alle porte del paesino ed ho comodamente visitato il borgo che si apriva ai miei occhi in tutta la sua sofisticata semplicità.
Qui devo aprirmi alle riflessioni di sempre: il paesaggio è veramente bello, ma è talmente rivestito di quella patina turistica che quasi faccio fatica a distinguere ciò che è autentico da ciò che è scenografico. E’, insieme alle sue quattro sorelle, un bellissimo contenitore, ma il contenuto è uguale per tutti, una miriade di negozi di souvenir senza identità e spesso dozzinali. Questo è il motivo per cui ho preferito continuare la mia visita dal mare.
![Vernazza](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/IMG_2656-1024x576.jpg)
Navigando riesco a cogliere la naturale bellezza dei luoghi, spogliati dalla loro artificiosa impalcatura che fa l’occhiolino ai suoi visitatori.
![Vernazza](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160424_152854-1024x576.jpg)
In una cosa non mi ha delusa, il cibo. La sua vocazione turistica non ha snaturato la cucina. Qui si riesce a mangiare ovunque senza cadere nelle trappole culinarie. La Liguria è nota per la sua attitudine marinara e non la smentisce. Lungo le sue stradine gli infiniti ritrovi da ristoro offrono pesce fresco in tutte le versioni, io ho preferito quella da ‘street food’ che, come molti di voi sanno, è la mia preferita. Mi sono avventata contro un cartoccio di fritto misto.
![Santa Margherita Ligure](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160424_102940-1024x576.jpg)
Il mio viaggio prosegue verso la meta più modaiola della regione e dell’Italia intera potremmo dire. Ci sono arrivata attraverso una cittadina che mi ha colpito per la sua energia positiva e la sua bellezza: Santa Margherita Ligure. In uno dei suoi parcheggi ho lasciato la mia auto ed ho proseguito con un battello alla volta della vicina Portofino.
Venire in Liguria e non andare a Portofino è un delitto, ma lasciatemi dire una cosa… oramai avete capito che non voglio spacciarmi per una guida turistica e quindi posso dire tutto quello che penso: è un delitto non andarci ma lo è andarci in primavera o addirittura in estate. Portofino va visitata rigorosamente in inverno, in solitudine, nel silenzio, con le miriadi di boutique alla moda chiuse… con le onde del mare che, lasciate libere di ruggire, ingoiano il porticciolo… provate dunque a raschiare da queste immagini, come si farebbe per un comune grattino nel tentativo di scoprire le scritte sottostanti, tutta la patina che il marketing turistico le ha sapientemente cucito addosso.
![Portofino](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160424_115355-1024x576.jpg)
Anche io ho provato attraverso i miei scatti a catturare un’anima meno affettata, immaginando cosa doveva essere prima del suo boom turistico, prima che i vip di tutto il mondo la consacrassero a mecca del jet set.
![Portofino](http://corradaonorifico.com/wp-content/uploads/2016/04/20160424_115148-1024x565.jpg)
Predi nota
Cinque terre come arrivare:
Il mezzo di trasporto migliore per raggiungere le Cinque Terre è sicuramente il treno. La stazione di riferimento è La Spezia, da dove partono i treni regionali che raggiungono Monterosso a mare. Da qui ogni mezz’ora parte un trenino che permette di raggiungere le altre località con un costo di 4 euro.
È possibile comprare i biglietti direttamente nelle stazioni.
I sentieri trekking sono a pagamento.
Sconsiglierei vivamente di arrivarci in macchina, alte colline sul mare, strade strette e molte curve sono le caratteristiche principali. Il parcheggio è particolarmente problematico, essendo i cinque borghi chiusi al traffico per i non residenti.